Sai cosa c’è davvero nel detersivo per lavatrice? Ecco la lista ufficiale degli ingredienti

Che cosa contiene davvero il detersivo per lavatrice che usiamo ogni giorno? Nonostante sia un prodotto di uso quotidiano, la maggior parte delle persone non ha idea degli ingredienti che si nascondono dietro una confezione colorata e una promessa di pulito assoluto. In questo articolo andremo a svelare cosa si trova nei detersivi industriali, quali sono le differenze tra questi e le alternative fai da te, e quali sono le funzioni dei principali principi attivi che permettono al bucato di uscire pulito e profumato dalla lavatrice.

I principi attivi fondamentali dei detersivi per lavatrice

La base chimica di ogni detersivo è costituita da tensioattivi, enzimi, additivi e, spesso, fragranze e coloranti. I tensioattivi sono le molecole più importanti: la loro struttura è composta da una parte che si lega allo sporco grasso e una parte che si scioglie in acqua, consentendo così la rimozione delle macchie. Possono essere di origine naturale o sintetica e si suddividono in anionici, cationici, non ionici e anfoteri a seconda della carica della loro porzione idrofila. Le proteine e gli enzimi, invece, sono pensati per intervenire su particolari tipi di sporco: gli enzimi, ad esempio, aiutano a eliminare macchie organiche come quelle di cibo o sudore.

Nei detersivi industriali, quindi, troverai principalmente acqua, tensioattivi, proteine ed enzimi. Questi ultimi sono spesso ottenuti da processi biotecnologici e sono specifici per le diverse tipologie di sporco, permettendo a un singolo prodotto di essere efficace su più materiali e tessuti.

Composizione dettagliata di un detersivo industriale

Dando un’occhiata all’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) di un detersivo per lavatrice, si possono trovare numerosi componenti, spesso indicati in percentuale. In una tipica formulazione in polvere, oltre a tensioattivi e enzimi, si trovano anche carbonato di sodio (usato come smacchiatore e addolcitore dell’acqua), percarbonato di sodio (per lo sbiancamento), silicati e solfati (per migliorare la struttura del prodotto). Ci possono poi essere siliconi e conservanti, oltre a tracce di profumi e coloranti, per rendere il detersivo più attraente e profumato.

Per farti un esempio concreto, uno degli ingredienti principali è il carbonato di sodio (altrimenti noto come soda solvay), ottimo per rimuovere lo sporco più ostinato e aiutare ad addolcire l’acqua. Il percarbonato di sodio, invece, è un agente sbiancante che rilascia ossigeno attivo durante il lavaggio, ideale per il bianco. Gli alcoli etossilati, come il C12-C18 etossilato, sono tensioattivi non ionici, efficaci anche in acqua dura, mentre il laurilpoliglucoside è un tensioattivo di origine naturale derivato da zuccheri e grassi vegetali.

In genere, un detersivo industriale contiene una miscela complessa di queste sostanze, con percentuali variabili a seconda delle esigenze di prodotto: tensioattivi ed enzimi rappresentano la “forza pulente”, mentre carbonati, solfati e silicati svolgono funzioni di rinforzo, controllo del pH e stabilizzazione della miscela. Puoi trovare una panoramica più tecnica dei principali tensioattivi utilizzati nell’industria anche su Wikipedia.

Detersivi fai da te: la ricetta “naturale” è davvero meno chimica?

Molti consumatori, per ridurre i costi o per scelta ecologica, optano per detersivi fai da te. Questi prodotti utilizzano ingredienti domestici come sapone di cagliata, carbonato di sodio, bicarbonato di sodio, acido citrico in polvere e, in alcuni casi, anche sapone al fiele per affrontare le macchie più ostinate. L’aggiunta di oli essenziali (come lavanda, limone o arancia) conferisce profumo naturale al bucato. Altri ingredienti comuni nelle ricette fai da te sono la soda solvay, il citrato di sodio e talvolta anche la cenere come sgrassatore.

Anche se questi preparati sono percepiti come più naturali, in realtà contengono molecole chimicamente attive: il carbonato di sodio e il bicarbonato sono sali inorganici utilizzati anche a livello industriale, seppur in dosaggi e combinazioni diverse. L’acido citrico, invece, ha funzione decalcificante e schiarente, sostituendo i fosfati ammorbidenti utilizzati un tempo nei detersivi industriali. Tuttavia, nei detersivi fai da te mancano spesso gli enzimi e i tensioattivi ultramoderni presenti nei prodotti industriali, che risultano generalmente più efficaci su una gamma più ampia di sporco, soprattutto quello biologico.

Un detersivo liquido fai da te, per esempio, può essere composto da 80% di sapone liquido, 4% di soda solvay, 15% di citrato di sodio e 1% di conservante. Si tratta di formule semplici, ma la loro efficacia rispetto ai detersivi industriali dipende dalla tipologia di sporco e dalla durezza dell’acqua. In altre parole, va bene per il lavaggio di indumenti non molto sporchi o per chi preferisce prodotti “basic”, ma non sempre garantiscono lo stesso risultato su macchie difficili o capi particolarmente delicati.

Detersivo industriale vs fai da te: vantaggi, svantaggi e scelte consapevoli

I detersivi industriali offrono un’elevata efficacia grazie alla presenza di enzimi specifici e a una vasta gamma di tensioattivi tra cui scegliere. Ciò permette di ottenere buoni risultati anche a basse temperature, riducendo i consumi energetici e proteggendo i tessuti. Inoltre, le formulazioni moderne sono sempre più attente all’ambiente, con tensioattivi biodegradabili e ridotti impatti sull’ecosistema, anche se ancora molto si può fare in ottica di sostenibilità.

D’altra parte, i detersivi fai da te sono apprezzati per la trasparenza degli ingredienti, la possibilità di personalizzare la profumazione e, spesso, per il minore impatto ambientale dovuto all’assenza di fosfati e altri additivi problematici. Tuttavia, possono essere meno efficaci su macchie biologiche e, in alcuni casi, causare problemi alle lavatrici moderne, soprattutto se non si rispetta la giusta dosatura e combinazione di ingredienti. Inoltre, prodotti come la cenere o il sapone al fiele, pur essendo “naturali”, non sono adatti a tutti i tessuti e vanno usati con attenzione.

Per approfondire la differenza tra tensioattivi di origine naturale e sintetica, puoi trovare informazioni dettagliate su Wikipedia.

In conclusione, sapere cosa c’è davvero nel detersivo per lavatrice ti permette di fare scelte più consapevoli: sia che tu opti per un prodotto industriale, sia che tu scelga la via del fai da te, la conoscenza degli ingredienti e delle loro funzioni è fondamentale per ottenere risultati ottimali, ridurre l’impatto ambientale e preservare la salute delle tue lavatrici e dei tuoi indumenti. Spesso, la soluzione migliore è quella di trovare un equilibrio tra efficacia, praticità e attenzione all’ambiente, senza demonizzare la chimica né sopravvalutare il “naturale”, ma semplicemente imparando a leggere le etichette e a sperimentare con consapevolezza.

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