Le infezioni alle vie respiratorie rappresentano una delle principali cause di malattia durante tutto l’anno, ma soprattutto nei mesi freddi quando la permanenza in ambienti chiusi e affollati aumenta la circolazione dei virus e dei batteri responsabili. Capire come questi agenti patogeni si trasmettono e quali comportamenti quotidiani possono aumentare il rischio di contagio è fondamentale per proteggere la propria salute e quella degli altri.
Le principali modalità di trasmissione
Le modalità di trasmissione delle infezioni respiratorie sono diverse e possono coinvolgere sia il contatto diretto che la dispersone di particelle infettive per via aerea. La modalità più comune è rappresentata dall’escrezione di agenti patogeni tramite le secrezioni respiratorie di una persona infetta, che vengono disperse nell’ambiente tramite colpi di tosse, starnuti o anche parlando. In queste situazioni si liberano nell’aria minuscole goccioline (droplet) che contengono i microrganismi. La contagiosità è più elevata nelle immediate vicinanze dell’individuo infetto, in un’area definita “cono espiratorio”, poiché le particelle più grandi tendono a sedimentare rapidamente e quindi la trasmissione avviene prevalentemente quando si sta a contatto ravvicinato con chi è malato. Invece, nel caso della trasmissione tramite aerosol, le particelle infette sono molto più piccole e possono rimanere sospese in aria per tempi lunghi, percorrendo anche distanze maggiori e aumentando così il raggio di esposizione al rischio contagio attraverso le correnti d’aria.
Oltre alla via aerea, le infezioni delle vie respiratorie possono essere trasmesse tramite:
- Contatto diretto: toccando direttamente una persona infetta e portando a contatto mani contaminate con occhi, naso o bocca.
- Contatto indiretto: toccando oggetti, superfici o strumenti che sono stati contaminati da secrezioni infette e poi portando le mani al viso.
Questa modalità di trasmissione è estremamente rilevante perché molti virus e batteri riescono a sopravvivere per ore su superfici come maniglie, telefoni, tastiere e altri oggetti d’uso comune.
Fattori ambientali e comportamentali che favoriscono la trasmissione
Alcuni comportamenti e abitudini quotidiane aumentano sensibilmente il rischio di contrarre infezioni respiratorie. Il primo elemento chiave è rappresentato dalla condivisione degli spazi chiusi e affollati, dove la ventilazione è talvolta insufficiente e le particelle infettive tendono ad accumularsi. Le scuole, gli uffici, i mezzi di trasporto pubblici e i locali pubblici sono luoghi particolarmente a rischio specialmente se circolano virus particolarmente contagiosi come l’influenza stagionale o alcune varianti del coronavirus.
Comportamenti a rischio elevato
- Stare a stretto contatto con persone che presentano sintomi respiratori, come raffreddore o tosse, senza adottare misure protettive.
- Frequentare ambienti affollati senza ricambio d’aria regolare.
- Non lavarsi regolarmente le mani, o farlo in maniera non adeguata, soprattutto dopo aver tossito, starnutito o essersi soffiati il naso.
- Toccarsi frequentemente il viso con mani non igienizzate.
- Non coprire naso e bocca durante tosse o starnuti, agevolando la dispersione dei patogeni nell’ambiente.
Un altro aspetto spesso sottovalutato è rappresentato dalla presenza di serbatoi ambientali di alcuni patogeni specifici, come la legionella, che può proliferare in sistemi idrici e diffondersi tramite la nebulizzazione dell’acqua contaminata. Questa modalità non è la più frequente, ma riveste particolare importanza in determinati contesti (ad es. strutture sanitarie o alberghiere).
Abitudini quotidiane protettive: cosa fare per ridurre il rischio
La prevenzione passa attraverso una serie di semplici accorgimenti da integrare nella vita di tutti i giorni, igiene personale in primis. Le principali raccomandazioni includono:
- Igiene delle mani: lavarsi spesso e accuratamente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi è la misura più efficace per interrompere il ciclo di trasmissione di molti virus respiratori. Nel caso in cui non sia disponibile il lavaggio tradizionale, è possibile utilizzare disinfettanti a base alcolica (almeno al 60% di alcol).
- Galateo della tosse: coprire naso e bocca con un fazzoletto monouso o con il gomito interno quando si tossisce o starnutisce, evitando il contatto diretto delle mani con le proprie secrezioni.
- Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca: sono le principali “porte d’ingresso” dei patogeni e spesso il contatto avviene inconsciamente con mani che possono essere contaminate.
- Mantenere una corretta ventilazione degli ambienti: aprire regolarmente le finestre, arieggiare i locali e utilizzare sistemi di ricambio d’aria (quando disponibili) riduce la concentrazione di particelle infettive.
- Utilizzo della mascherina: in periodo di epidemia, l’utilizzo di mascherine nei luoghi pubblici affollati o nei contatti con persone a rischio aiuta a ridurre la diffusione dei patogeni respiratori.
- Sane abitudini di vita: mantenere un’alimentazione equilibrata, effettuare regolare attività fisica, evitare il fumo attivo e passivo, dormire a sufficienza per rinforzare il sistema immunitario.
Gli individui più vulnerabili, come bambini, anziani o persone con patologie croniche, dovrebbero adottare ulteriori precauzioni, inclusa la regolare vaccinazione contro i principali patogeni stagionali (ad esempio influenza).
Ruolo delle superfici e oggetti nella diffusione
Un aspetto cruciale nella prevenzione riguarda la disinfezione delle superfici che vengono frequentemente toccate da diverse persone. Molti virus respiratori, come i rinovirus e altri appartenenti alla famiglia dei virus influenzali, sono in grado di sopravvivere per ore su oggetti quali maniglie, telecomandi, cellulari, tastiere o giocattoli.
Una semplice dimenticanza nell’igienizzazione delle mani dopo il contatto con queste superfici può essere sufficiente per favorire il passaggio del patogeno a naso o bocca. Di conseguenza, la pulizia regolare di oggetti e superfici ad alto contatto, sia in casa che nei luoghi pubblici, riduce in modo significativo la possibilità di trasmissione delle infezioni.
Infine, è importante ricordare che il rischio non è mai nullo, ma seguire comportamenti responsabili e promuovere la cultura della prevenzione può fare una grande differenza nella limitazione della diffusione delle infezioni respiratorie, specialmente nei periodi di maggiore incidenza.